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Biodiversità e biodeterioramento dei beni culturali

Componenti

Attività

    
 
Analisi dei materiali e diagnostica del biodeterioramento in ambienti indoor (i.e. chiese, musei, archivi, biblioteche, ipogei) e outdoor (i.e. monumenti, statuari, siti archeologici) per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali. 
Le modalità di intervento prevedono un approccio multidisciplinare con impiego di tecniche macro-e microscopiche, enzimologiche, colturali e molecolari. 

- Rilevamento di attività lipolitiche, proteolitiche e cellulosolitiche, della produzione di acidi, solventi, pigmenti, tensioattivi in batteri implicati in biodegrado di pitture, manoscritti, opere in legno. Ottimizzazione di enzimi microbici da impiegarsi in biorestauro (amilasi, collagenasi e caseinasi).

- Studio di materiali di origine vegetale costitutivi dei beni culturali, quali legno, fibre tessili e carta, e delle caratteristiche microscopiche del loro deterioramento.

- Identificazione e quantificazione della componente fungina, lichenizzata e non, coinvolta nel deterioramento mediante indagini di campo e laboratorio (i.e. tecniche microscopiche, colturali e molecolari).

- Caratterizzazione del biodeterioramento dei materiali lapidei mediante l'integrazione di tecniche di ambito biologico, minero-petrografico e chimico.

- Programmi di conservazione e valorizzazione delle collezioni del Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino. Gli studi prevedono esami macroscopici e microscopici, trattamenti e cure preventive. 

 
 

Progetti

PROGEOPIEMONTE

GdL Biologia dei Licheni (http://biologia.lichenologia.eu)

Ultimo aggiornamento: 19/07/2018 15:42
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