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Herbarium Pedemontanum (TO-HP)

 

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La sezione dell'Herbarium Pedemontanum include gli esemplari di Fanerogame e di Crittogame vascolari le cui stazioni di raccolta sono circoscritte al Piemonte ed alla Valle d'Aosta. Comprende circa 450.000 campioni che datano dalla metà del XVIII secolo ad oggi ed è la più completa documentazione esistente riguardo la flora di queste due regioni.
L'ordinamento è basato sull'indice sistematico e numerico pubblicato da T. DURAND nel 1888 (Index Generum Phanerogamorum) che consente di accedere al corrispondente "genere" e nell'ambito di questo - per sequenza alfabetica - alla "specie" e, pertanto, al singolo exsiccatum. Solo il completamento di una schedatura elettronica, avviata da alcuni anni, consentirà di individuare i dati correlati ad ogni esemplare anche attraverso chiavi di accesso diverse dal "nome" assegnato ad ogni entità. Una schedatura su base cartacea, realizzata intorno alla metà del '900 e continuamente aggiornata, consente tuttavia di verificare la presenza nella collezione delle singole unità floristiche, rendendo possibile la "stima" dei contenuti tassonomici della sezione. Da questa schedatura risultano documentate nell'Herbarium Pedemontanum : 113 famiglie in cui sono compresi 750 generi nei quali confluiscono 4.332 entità (afferenti a ranghi diversi: specie, sottospecie, varietà e forme) individuate per la flora spontanea del Piemonte e della Valle d'Aosta (Vignolo-Lutati, 1952).
Di fatto l'Herbarium Pedemontanum si è formato in circa 250 anni di esplorazione del territorio piemontese per lo più ad opera degli studiosi dell'Orto universitario ma anche tramite acquisti e doni di pregevoli collezioni allestite da privati appassionati di indagini floristiche.




    
schedario.jpgTutti i materiali - intesi sia come singolo esemplare sia nel loro insieme - rappresentano indistintamente, in relazione alle ricerche sul territiorio piemontese, una testimonianza floristica e storico-scientifica. Infatti se da una lato è fondamentale la correlazione che si individua fra i dati pubblicati da G.B. Balbis, G.F. Re, L. Colla, G. Biroli, O. Mattirolo, E. Ferrari, G. Gola, G. Negri e, più recentemente, da F. Vignolo-Lutati, F. Sappa, Br. Peyronel, G. Abbà, G. Dal Vesco, F. Montacchini e i rispettivi campioni conservati nell'Herbarium Pedemontanum , altrettanta importanza scientifica assumono quegli exsiccata che rappresentarono il risultato di erborizzazioni finalizzate all'incremento delle collezioni.
Le entità che sono documentate nell'Erbario, le località e le date di raccolta dei campioni e i nomi dei raccoglitori segnati sulle etichette consentono quindi di conoscere non solo la consistenza del nostro patrimonio vegetale e di tracciarne la distribuzione ma anche di delineare lo svolgersi di queste ricerche sia in senso cronologico sia in riferimento agli studiosi che hanno contribuito a realizzare questo censimento; l'insieme di questi dati è anche storia della scienza e gli erbari, in questo senso, sono una fonte inesauribile di informazioni.

Pur da una trattazione sintetica è evidente che l'Herbarium Pedemontanum è depositario della documentazione che più si avvicina al livello effettivo di conoscenza e di consistenza del patrimonio floristico del Piemonte e della Valle d'Aosta; dati che tuttavia non risultano ancora esattamente definiti nonostante la flora delle due regioni sia stimata intorno a 2.931 unità floristiche (PIGNATTI F., PIGNATTI S., 1992. Dati quantitativi delle flore italiane da Bertoloni ad oggi, con particolare riguardo al problema dei corotipi. Mem. Accad. Lunig. Scienze "G. Capellini", 50-51 (1990-91): 249-258).

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:32
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