Processi di EstRazione di bioprodotti da sCarti agroIndustriali e VALorizzazione in cascata (PERCIVAL)
Partecipanti al progetto
- Valetti Francesca (Responsabile)
Descrizione del progetto
Le industrie agro-alimentari generano importanti quantità di sottoprodotti, spesso considerati rifiuti, che in realtà contengono significative quantità e varietà di composti che, opportunamente estratti/purificati e trattati, possono essere valorizzati in diversi settori industriali.
Il loro sfruttamento genera non solo un vantaggio economico (dovuto alla disponibilità di nuovi prodotti commerciali ed al mancato costo di smaltimento), ma anche vantaggi sociali, ambientali e di immagine legati alla maggiore sostenibilità delle produzioni agroindustriali e allo sviluppo di nuovi indotti in grado di generare nuovi posti di lavoro.
Il Mezzogiorno d’Italia ha da sempre avuto una spiccata vocazione agricola, dedicando vaste zone di territorio all’agricoltura e facendo sorgere numerosi distretti industriali di trasformazione dei prodotti agricoli, tanto che ampie aree del Meridione vedono l’industria agricola come unica fonte di reddito. La vocazione agricola del Meridione coniugata con la necessità di creare occupazione e attrarre investimenti, rende questo territorio il luogo più adatto alla nascita e crescita di una industria di trasformazione e valorizzazione dei sottoprodotti agricoli. In quest’ottica, la messa a punto di processi e tecnologie innovative per la valorizzazione delle frazioni dei sottoprodotti agroindustriali appare una promettente via di sviluppo per un territorio ricco di “materia prima” e forza lavoro. Il progetto ha lo scopo di integrare le competenze di istituzioni di ricerca e imprese con le esigenze degli esponenti del settore agroindustriale e dell’indotto industriale con business core nell’agro-farmaco, nel nutraceutico e nel tessile. Il partenariato progettuale sarà impegnato nello sviluppo di processi innovativi per il pretrattamento, l’estrazione/separazione e successiva valorizzazione degli scarti agroindustriali, utilizzando un approccio di bioraffineria a ‘cascata’ per l’ottenimento di composti bioattivi (ad es. antiossidanti, polifenoli), chemicals (ad es. solventi ABE, acido lattico) e materiali (ad es. fibre high-tech).
Nella prospettiva di una bioeconomia circolare basata su processi “Zero Waste”, i residui/sottoprodotti di trasformazione saranno convertiti in vettori energetici (ad es. biometano) e prodotti per l’agricoltura (ad es. ammendanti, biostimolanti).
Sarà infine valutata la sostenibilità economica ed ambientale delle filiere individuate e verranno elaborati alcuni business case per i prodotti ottenuti.